TOSCANA – Dal blocco navale contro i migranti al decreto Salvini, dalla criminalizzazione delle ong alla messa sotto accusa del modello di accoglienza Riace alle “attenzioni” delle forze dell’ordine per la comunità di accoglienza di Vicofaro a Pistoia, dagli attacchi verbali contro i migranti ai casi sempre più frequenti di aggressioni fisiche nei confronti degli stranieri.
La nuova stagione politica inaugurata con l’esecutivo gialloverde sta portando con un clima politico e sociale in cui alla xenofobia più o meno manifestasi affiancano politiche che rischiano di esacerbare i contrasti e aumentare i problemi di gestione dei flussi migratori. Contro tutto questo si sta organizzando, anche in Toscana, anche un’altra Italia, quella della società civile che ritiene gli allarmi securitari, le politiche di chiusura e la propaganda razzista pericolosi e controproducenti.
Per sabato prossimo è stata indetta a livello nazionale e dal titolo “Con i migranti per fermare la barbarie” cui aderisce anche l’Arci e che si tradurrà sabato prossimo, 27 ottobre, in presidi e manifestazioni in tante piazze d’Italia.
Nello stesso giorno a Scandicci, le associazioni e le comunità di italiani, stranieri residenti e migranti si danno appuntamento per “Il colore del rispetto” una manifestazione in piazza per dire no ai messaggi d’odio e alla cultura del sospetto: “Non possiamo abbandonarci alla corrente qualunquista violenta e incivile sdoganata ormai da tempo e diventata sempre più normale” si legge nell’appello delle 18 realtà promotrici, dall’Arci Firenze alla Caritas, da Artemisia a Cospe.
L’appuntamento è alle 15 in piazza Resistenza, con l’invito a tutti portare con sé qualcosa di colorato: “Perché il rispetto non ha colore, e soprattutto no può essere legato a quello della pelle” ha ricordato stamani a Novaradio Nye Ndiaye, assessora scandiccese e presidentessa dell’associazione dei senegalesi di Firenze e circondario.
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