TOSCANA – Dopo 11 anni di attesa, finalmente la tenuta di Suvinagno – che con i suoi 700 ettari di terreni agricoli e 17 tra coloniche e annessi per un totale di 21 mila mq a cavallo tra Monteroni d’Arbia e Murlo rappresenta il più esteso ed importante bene sequestrato alla mafia in Toscana – passa nella disponibilità della Regione Toscana, tramite l’ente Terre Toscane.
“Dalle parole ai fatti! La mafia mi fa schifo!” ha twittato il ministro Salvini, annunciando l’atteso ultimo via libera dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati alle mafie.
Entro tre mesi verrà messo a punto il progetto industriale per la valorizzazione dell’azienda agricola, mentre entro un anno, ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi: sarà proseguita l’attività agricola ma saranno sviluppate anche iniziative sulla legalità e l’antimafia.
Tra le attività in progetto, l’organizzazione di fattorie didattiche, eventi di sensibilizzazione e campi antimafia per i giovani. “Entro un anno – ha assicurato l’assessore alla legalità e ai rapporti con gli enti locali Vittorio Bugli – assieme alle istituzioni locali e alla tavola dei beni sequestrati saranno predisposte le convenzioni per trasformare la tenuta nel centro di riferimento regionale per le attività antimafia. Suvignano deve diventare la risposta che Toscana deve dare all’aggressione delle mafie”.
In totale sono 117 i beni delle mafie passate alla Regione, altri 390 quelli ancora in gestione all’Agenzia nazionale.