FIRENZE – Ha lavorato con Brian Eno, Tears For Fears, William Burroughs, e stasera sarà l’ospite d’onore sul palco del Florence Queer Festival al cinema La Compagnia. È Adele Bertei, cantautrice, scrittrice e regista dal nome italiano, ma di origini statunitensi.
Attiva sul panorama internazionale da quasi quaranta anni ha inaugurato la sua carriera negli anni ’70 con The Contortions, prodotti da Brian Eno, a suonato poi in tutto il mondo con le Bloods, una delle prime band americane al femminile, e come cantante con i Tears for Fears.
Nel corso degli anni si è poi esibita con i suoi lavori in prosa e poesia con William Burroughs, Allen Ginsberg e Kathy Acker e ha recitato in diversi film underground. E’ stata anche ritratta e fotografata da artisti come Nan Goldin e David La Chappelle.
Tra le ultime collaborazioni quella nel 2017, al Club SALO a Parigi e al Museum of Modern Art a NYC con Asia Argento. “Con Asia siamo amiche e non credo che l’uomo che la accusa di molestie dica la verità” ha detto Bertei ai nostri microfoni. “La campagna MeToo è importante, ma su questi temi c’è troppa speculazione mediatica e persone come Rose McGowan si comportano come vampiri”.
>> Ascolta l’intervista ad Adele Bertei con la traduzione di Susan Sabatini <<
L’artista sarà ospite al Queer Festival stasera alle 21.00 con una performance live, prima di lasciare lo schermo al suo cortometraggio, presentato in anteprima italiana, The Littlest Trampette (USA, 2017, 13’): storia di una ragazza che dopo varie vicissitudini si rende conto che la musica è il suo unico e vero amore. “Da questo corto sto realizzando un film, sto cercando finanziamenti in Europa, perché negli Stati Uniti il film viene percepito come troppo ‘forte’ e questo succede anche a causa della politica che Trump porta avanti contro la comunità LGBTQ”