FIGLINE VALDARNO – Nei prossimi giorni, con un incontro al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si definirà la procedura di attivazione della cassa integrazione per la Bekaert.
Ieri il ministro del lavoro Di Maio non ha mancato di rivendicare la reintroduzione della norma sulla cigs per cessazione attività – cancellata dal Jobs act – che ha permesso di congiurare 318 licenziamenti. “Grazie a questo Governo – ha detto – nessun lavoratore verrà abbandonato dall’oggi al domani: è stata sospesa la procedura di licenziamento collettivo, ripristinata la cassa integrazione e gli incentivi all’esodo”.
L’accordo è arrivato due giorni fa al termine di una lunga battaglia dei lavoratori che li ha portati a presidiare 24 ore su 24 lo stabilimento per 105 giorni : la produzione dell’azienda continuerà fino al 31 dicembre 2018, e il piano di reindustrializzazione prevede ad oggi tre soluzioni e sarà monitorato dal Mise attraverso incontri con le parti a cadenza mensile. Alle aziende che investiranno nello stabilimento verrà “applicata una scontistica in proporzione al numero di dipendenti riassorbiti.
“Sono interessamenti seri, e si sta valutando anche l’ipotesi di suddividere in 3 lo stabilimento per favorire la reindustrializzazione” ha detto a Novaradio stamani la sindaca di Figline, Giulia Mugnai: “Una vittoria dei lavoratori e per tutta la comunità, e un grazie va anche al governo” che ammette come sul Jobs Act si fosse dovuto aprire una riflessione: “Dobbiamo recuperare i temi del lavoro cari alla sinistra se non vogliamo permettere lo sfondamento del M5s tra i lavoratori”
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