FIRENZE – A quasi 7 anni dall’inaugurazione del nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, trova una nuova prospettiva quella che per decenni è stata la “casa” del Maggio Musicale Fiorentino, ossia il “vecchio” teatro comunale di Corso Italia, di cui la giunta ha approvato il progetto di riqualificazione.
A 5 anni l’approvazione delle prime linee guida per la riqualificazione dell’area – un’intero grande isolato nella pregiata zona di Porta al Prato – vede luce dunque ‘adozione di quelle che di fatto è la più vaste e radicale operazione di riqualificazione urbana dell’intero centro entro i viali.
Del vecchio teatro del Maggio rimarrà intatta solo la facciata e il foyer – vincolati dalla Belle arti – che potranno essere destinati a funzioni direttive e di uso pubblico. Sparirà la grande sala, il ridotto e le numerose aggiunte realizzate nel tempo, al cui posto sorgerà invece uno spazio aperto: un nuovo slargo che si farà strada all’interno dell’attuale isolato, aprendo nuovi scorci gli edifici residenziali che costituiranno il 95% della superficie. Che sarà pari a 15 mila metri quadri di superficie lorda – meno sia rispetto ai 21 mila del piano del 2012, che ai 18 mila consentiti dalle linee guida. Prevista anche la complessiva riqualificazione del parterre centrale di via Solferino a partire dal disegno originale del Poggi. Nasceranno 3 edifici integrati con le porzioni da recuperare (intervento di restauro e risanamento conservativo)
“Un progetto di modernizzazione per dare spazio alla residenza in una parte di città che potrà tornare ad essere vissuta dai cittadini – ha detto l’assessore Bettarini – ma anche di riqualificazione complessiva di via Solferino e delle aree circostanti a partire dal disegno del Poggi. Un nuovo modo di vivere questo pezzo di centro storico secondo l’idea centrale che ne aveva fatto una zona di pregio a fine 800”.