FIRENZE – Musica, cultura, cittadinanza e identità, nel segno nell’accoglienza e in opposizione alla narrazione populista che semina odio, intolleranza e chiusura.
Si è chiuso sabato scorso con l’inedita jam session acustica tra Motta, Zen Circus, Rancore e Paolo Benvegnu, l’edizione 2018 del Meeting Antirazzista di Cecina, organizzato da Arci Firenze. Sempre sabato gli stessi artisti avevano dialogato sui temi dell’accoglienza, identità e cittadinanza nel quadro del progetto StraniEroi, che coinvolge artisti e personaggi dello spettacolo a raccontare il loro impegno quotidiano per l’integrazione.
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Una 24/a edizione che registrato un’affluenza di oltre 4.000 persone, in crescita rispetto agli ultimi 5 anni, e che in un contesto politico no semplice ha rilanciato la battaglia contro le politiche migratorie del governo, le ricette sovraniste propugnate dai movimenti nazionalisti di destra, contro il risorgere di preoccupanti episodi di intolleranza razziale, di cui ha parlato al meeting anche l’europarlamentare Pd Elly Schlein >>> Ascolta
Come arginare “raccontando invece un modo diverso di fare comunità, dal basso, dalle associazioni de terzo settore, dall’impegno giornaliero di tanti italiani, di prima e seconda generazione, come ha spiegato Assita Koné, del Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni di Itaiani (CONGI) >>> Ascolta