TOSCANA – Accordo fatto – o quasi – tra renziani “lottiani” e “gelliani” nel Pd Toscana sul nome del prossimo segretario, ma il confronto/scontro interno continua: ieri Federico Gelli, l’ex parlamentare pisano che a fine agosto aveva lanciato la propria candidatura alla segreteria regionale, ha annunciato il passo di lato che era stato lo stesso Matteo Renzi a chiedergli per convincerlo a non dividere il partito.
“Mi metto a disposizione di Simona Bonafé” ha fatto sapere ieri Gelli, annunciando a favore della europarlamentare segretaria “designata”. Niente candidatura e, almeno per ora, niente ticket con Gelli vicesegretario – i sostenitori dell’ex deputato pisano però hanno avanzato l’idea di presentare una lista autonoma a sostegno di Bonafé. Un modo per contarsi e per pesare anche sugli equilibri futuri. E sul punto i contrasti tra correnti si riaccendono: l’idea di una lista autonoma infatti non sembra piacere affatto a Lotti, mentre i gelliani sostengono che siano stati proprio gli “ortodossi” a proporla come mediazione.
Con la rinuncia di Gelli alla candidatura per le segreteria del Pd Toscano, sta di fatto che a sfidare Bonafé rimane solo Valerio Fabiani, sostenuto dagli orlandiani e dalla sinistra del partito, che va all’attacco dell’accordo Gelli-Bonafé. “Un’occasione persa per avviare un confronto franco sugli errori del passato e la direzione da prendere: dal referendum perso a oggi, l’autocritica nel Pd non c’è mai stata”a detto stamani a Novaradio, la consigliera regionale Pd Alessandra Nardini. “Va inaugurata una nuova stagione di dialogo con gli altri soggetti della sinistra e la società civile: se la guida del Pd rimarrà in mano alla linea dell’autosufficienza e di coloro che hanno isolato il partito siamo destinati ad ulteriori sconfitte”.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista ala consigliera regionale Alessandra Nardini (Pd)
Sul tema anche il governatore toscano Enrico Rossi (LeU): in Toscana “mi pare che il punto fondamentale sia come costruire una coalizione ‘di diversi’, che non sia fatta solo dal Pd”, non mancando neppure una stoccata a Renzi: “Non si farà da parte” ma per ricostruire un’alleanza di centrosinistra “mi auguro che abbia l’intelligenza di capire che deve fare due passi di lato e mandare avanti altri”.