TOSCANA – Matteo Renzi cerca di disinnescare il rischio di una spaccatura nel Pd Toscano in vista della corsa per la segreteria, ricucendo lo strappo con Federico Gelli, candidato da alcuni giorni “sceso in campo” e che sta coagulando su di sé i consensi degli avversari e dei delusi dal renzismo.
Ieri l’ex premier ha incontrato l’ex deputato e attuale presidente di Cesvot per chiedergli un passo indietro, in cambio di un accordo per una candidatura unitaria e unificante. Il nome che circola è quello dell’europarlamentare Simona Bonafè, renziana doc (l’exploit nelle primarie del 2012) e personalità molto nota in Toscana ma finora al di fuori delle polemiche. Un altro candidato potrebbe essere Nicola Danti, acnh’egli pilastro renziano a Strarburgo.
Gelli, allontanatosi da Renzi dopo essere stati escluso dalla ricandidatura in parlamento per il suo rifiuto a presentarsi come candidato sindaco di Pisa, si è preso una notte per confrontarsi con i suoi sostenitori. Il tempo stringe: le candidature al congresso vanno presentate entro lunedì.
Una è già stata ufficializzata: è quella di Valerio Fabiani, ex segretario della Federazione della Val di Cornia-Elba, uomo della sinistra del partito (fu uno dei coordinatori toscani della campagna di Andrea Orlando). Fabiani ha scelto di partire da Barbiana, dalla scuola di don Milani. «Gli appelli renziani all’unità sono tardivi — dice Fabiani — Qui serve una svolta radicale in termini di idee, facce, atteggiamenti. Non so se è chiaro che in Toscana rischiamo di perdere tutto».