PISTOIA – “Don Biancalani non ne ha certo bisogno ma mi sembrava giusto essere qui anche per potargli la mia solidarietà perché, se andate a vedere cosa sta girando da parte di certi figuri che hanno pulsioni fasciste e razziste, almeno questo ci sia consentito di poterlo dire, è preoccupante”.
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si è recato stamani a Vicofaro (Pistoia), nella parrocchia di don Massimo Biancalani, dove ieri è stata annunciata la chiusura della struttura di accoglienza per i migranti per problemi strutturali dopo un sopralluogo di Asl e Vigili del Fuoco (impianti elettrici non a norma, mancanza di estintori).
Una risposta, quella da parte del governatore, agli attacchi personali arrivati al sacerdoti per il suo impegno a favore dell’accoglienza degli stranieri, per ultimo quello dello stesso ministro degli Interni, che oggi in un tweet ha scritto: “Tempi duri per il prete che ama circondarsi di clandestini africani, ancora un po’ e la canonica scoppiava”. >>> ASCOLTA
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A Salvini ha risposto indirettamente lo stesso parroco: “Il centro non è chiuso. Stia tranquillo Salvini. Noi non ci fermiamo” ha detto ai microfoni di Radio Capital. “Abbiamo avuto un’ ingiunzione da parte della prefettura per la messa a norma del locale cucine del centro, ma il centro non è chiuso, noi continuiamo con il nostro progetto”. “Salvini è solito dire stupidaggini – ha aggiunto don Biancalani – faremo i lavori di messa in sicurezza della cucina e ripartiremo con più forza. Stia tranquillo Salvini. Noi non ci fermiamo”
I migranti che devono abbandonare il centro sono i 12 assegnati alla struttura dal sistema Cas, mentre le altre 87 persone che lì hanno trovato accoglienza.