FIRENZE – “Siamo riusciti ad evitare che il 4 settembre partissero le lettere di licenziamento per i 318 dipendenti della Bekaert“. L’annuncio arriva dal segretario nazionale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano in occasione dell’incontro fissato in Regione Toscana, spiegando che, su pressione dei lavoratori e dei sindacati, l’azienda ha accolto la richiesta di allungare la fase di confronto con le organizzazioni sindacali fino al 3 ottobre 2018.
Una boccata d’ossigeno per la trattativa, anche se la tempistica rimane troppo stretta per poter pensare di mettere in piedi la discussione su un vero progetto di reindustrializzazione del sito di Figline. “Ora si apra un negoziato serio” l’appello di Uliano: “I problemi rimangono, la vertenza è difficile. L’azienda non può pensare di scaricare addosso ai lavoratori gli effetti delle sue scelte, deve assumersi tutte le responsabilità sociali verso i lavoratori e verso il territorio”.
Di “una prima, se pur insufficiente, apertura” parla il governatore toscano Enrico Rossi: “Ci aspettiamo ora che al prossimo incontro venga accolta la richiesta per una sospensione più lunga della procedura che possa permettere di verificare e costruire soluzioni serie e credibili per un futuro produttivo del sito di Figline e per il lavoro dei dipendenti coinvolti dai licenziamenti. La Regione come sempre farà la sua parte”.