FIRENZE – “Mi sembra che lì ci sia una pressione di presenze, di situazioni, per cui credo che abbiano ragione le ‘Mamme'”.
Il presidente toscano Enrico Rossi, per la prima volta dà atto al comitato “Mamme no inceneritore” della fondatezza delle loro richiesta, quelle di cancellare in vi definitiva dal piano regionale rifiuti il previsto termovalorizzatore di Case Passerini, già bloccato dal Consiglio di Stato. ”
“Se il Consiglio regionale ci riconosce anche la potestà per poterlo fare – ha detto Rossi – siamo pronti anche a partire dall’attuale piano dei rifiuti a superare gli inceneritori, soprattutto Case Passerini”.
In realtà però sul piano regionale sui rifiuti, e sul conferimento alla giunta regionale del potere di decidere sui flussi di rifiuti da smaltire nei diversi ATO, la discussione è aperta e “calda”, con differenti posizioni all’interno della maggioranza, e in particolare del Pd.
Non a caso infatti la presentazione del nuova piano, annunciata e promessa entro la fine di luglio, è stata fatta slittare a settembre.
E proprio per questo che un gruppo di attivisti delle “Mamme no inceneritore” stamani si sono dati appuntamento davanti alla sede dell’assemblea regionale, per manifestare in presidio il loro disappunto per la mancata promessa, e consegnare al governatore, all’assessore competente Federica Fratoni e ai consiglieri regionali una lettera con un decalogo di provvedimenti da inserire perché il “piano sia serio e credibile“. Tra questi, in primis proprio lo stop definitivo a Case Passerini, e l’obiettivo dell’80% di raccolta differenziata da raggiungere entro il 2020.