FIRENZE – Il palazzo di proprietà dei Gesuiti situato in via Spaventa a Firenze, poco lontano dal Parterre, è stato venduto assieme alla chiesa annessa, e parte del ricavato sarà destinato per un nuovo centro per rifugiati a Roma.
Il palazzo fiorentino, circa 3.000 metri quadrati di superfici, è stato venduto alla società immobiliare Kerdios Palazzo Sensi, che vi realizzerà degli appartamenti residenziali. La chiesa della Madonna del Buon Consiglio, di circa 600 metri quadrati, è stata invece venduta all’Opera di Santa Croce, che dovrebbe utilizzare gli spazi come deposito di opere e come laboratori di restauro e spazi espositivi. Sfumato l’interessamento dell’Università cinese di Tongji: nonostante vari contatti con la proprietà alla fine ha lasciato cadere l’interesse e non ha concretizzato l’offerta.
La struttura era balzata agli onori della cronaca nel gennaio 2017 quando venne occupata da un centinaio di somali scampati all’incendio del capannone a Sesto in cui trovò la morte il connazionale Ali’ Muse Mohamud. Dopo circa un anno di occupazione abusiva e estenuanti trattative tra i gesuiti, istituzioni e occupanti, i somali accampati acconsentirono ad essere trasferiti in strutture di accoglienza con la collaborazione della caritas, altri deciserà di accettare il sostegno economico per ricongiungersi ad altri parenti nel Nord Europa, altri ancora a essere reimpatriati.
I fondi serviranno a finanziare, tra l’altro, un nuovo centro d’accoglienza per rifugiati a Roma e la ristrutturazione di un latro immobile a Napoli.