FIRENZE – Non ha mancato di suscitare un’ondata di reazioni la notizia dell’inchiesta aperta dalla procura di Firenze per presunti maltrattamenti verso tre minori affidati alla casa famiglia Podere Pilano di Reggello, struttura accreditata dalla Regione e considerata finora un modello di accoglienza.
Le accuse, per cui indaga il pm Sandro Cutrignelli, sono rivolte ai due responsabili della struttura, la vedova e il figlio del fondatore Claudio Scarpelli: l’indagine ha mosso i primi passi nel 2016 dopo le segnalazioni alcuni familiari e assistenti sociali: percosse, offese, lavori umilianti, vessazioni sistematiche, tra i comportamenti segnalati.
Fatti che, con le dovute proporzioni, richiamano alla mente la vicenda degli abusi della comunità del Forteto: il centrodestra toscano, con i consiglieri regionali Jacopo Alberti (Lega) e Maurizio Marchetti (Forza Italia) interviene sulla questione chiedendo giunta di intervenire per fermare l’invio di altri minori alla comunità finita sotto inchiesta.
Una posizione condivisa anche dal consigliere regionale del Pd, Paolo Bambagioni, a lungo impegnato in prima linea nel seguire la vicenda Forteto e già a capo di una delle due commissioni regionali di inchiesta che si è occupata del caso: “A tutela dei minori, ancor prima che della Regione Toscana – ha detto stamani ai microfoni di Novaradio – sarebbe opportuno uno stop agli affidamenti della magistratura minorile, in attesa che si chiariscano meglio i contorni della vicenda, dal punto di vista organizzativo e giudiziario”
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Sul Forteto, intanto, dopo lo sconcerto per la scarcerazione di Rodolfo Fiesoli, si aspettano le mosse da Roma: un dossier elaborato dalla senatrice M5s Laura Bottici è stato inviato al ministro delle produttive produttive Luigi Di Maio e al Guardasigilli Alfonso Bonafede. “Le conclusioni delle indagini sono chiare, e spero che Di Maio, proceda al commissariamento delle cooperativa, tutt’ora controllata dalle persone condannate assieme a Fiesoli”.
Bene anche l commissione d’inchiesta per mantenere i riflettori accesi, secondo bambagioni, anche se dopo ben commissioni regionali di indagine, aggiunge, “credo sia difficile che possa portare alla luce elementi nuovi”.