FIRENZE – Si è spento all’età di 92 anni nella notte tra sabato e domenica Marcello Citano, meglio conosciuto come “Sugo”, nome di battaglia che aveva assunto quando si era unito alle forze partigiane che combattevano l’occupazione nazifascista dell’Italia.
Nato nel dicembre del ’26, quando decise di aderire alla Resistenza, “Sugo” era poco più che un ragazzino: trasferitosi in Chianti, era andato ad alimentare le fila della Brigata Sinigaglia, la stessa che nell’estate del 1945 fu tra le protagoniste della Liberazione di Firenze. Con lui se ne va uno degli ultimi testimoni del blitz compiuto nel giugno 1944 dai soldati tedeschi contro la fattoria Cavicchi, non lontano da Figline Valdarno, vicino dove venivano addestrate le giovani reclute partigiane. Il rastrellamento – che costò 16 morti e l’arresto di 100 persone, di cui 21 successivamente sommariamente giustiziate – viene ricordato oggi come la strage di Pian d’Albero.
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Negli ultimi anni era diventato, assieme a Sergio Pacini (scomparso pochi mesi fa), uno dei punti di riferimento dell’Anpi fiorentina, costantemente impegnato nelle iniziative per mantenere vivo il ricordo delle battaglie partigiane, in particolare verso i ragazzi e i giovani, e per trasmettere i valori resistenziali.
Per chi volesse offrire un ultimo saluto al partigiano “Sugo”, il feretro è esposto per tutta la giornata alle cappelle del commiato di Careggi, e domani alle 9.30 si svolgerà un breve cerimonia di ricordo cui prenderanno parte anche esponenti dell’Anpi, prima che la salma venga cremata e tumulata al cimitero di Trespiano.
In suo ricordo, venerdì prossimo 27 luglio si terrà un corteo organizzato dal CPA Firenze Sud, dalla sede di via di Villamagna, fino a piazza Elia della Costa, luogo dove ogni anno si commemora anche la strage di Pian d’Albero.