TOSCANA – L’edilizia si conferma tra i settori più a rischio infortuni: oggi due nuovi gravi episodi: in entrambi i casi per fortuna senza conseguenze letali. A Castelfranco di Sotto (Pisa) un uomo di 55 anni si è infortunato stamani candendo all’indietro da una piattaforma sulla quale stava eseguendo delle manutenzioni all’esterno di un’azienda. L’operaio, subito soccorso dal 118, è finito a terra da un’altezza inferiore ai tre metri provocandosi diversi traumi ed è stato trasportato cosciente con l’elisoccorso all’ospedale di Cisanello a Pisa.
Infortunio sul lavoro stamani anche in un cantiere edile a Vitiano nel comune di Arezzo. Poco dopo le 10 un operaio è rimasto ferito dopo essere caduto da un ponteggio. Il muratore, un 64enne di Cortona (Arezzo), dopo la caduta ha riportato traumi facciale e cranico. Per i soccorsi è stato allertato l’elisoccorso Pegaso e il 118 ha prestato le prime cure sul posto. Poi il trasferimento verso il Cto di Careggi, a Firenze.
Dolore e rabbia ieri a Carrara ai funerali di Luca Savio, l’operaio morto l’11 luglio scorso in un deposito di Marina di Carrara dopo essere stato colpito da un blocco di marmo. Presenti circa duecento persone, tra cui l’assessore regionale al Diritto alla salute Stefania Saccardi e il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale. In prima linea anche le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. “Non si può assistere ancora a tragedie come questa, tutto non può essere ricondotto alla fatalità” dichiarano i sindacati, invitando tutti i lavoratori a devolvere alla famiglia quattro ore di lavoro.
La Fillea Cgil annuncia di stare studiando anche all’apertura di un numero verde per raccogliere in forma anche anonima, le segnalazioni sula irregolarità sul lavoro nel settore marmifero, in cava o al piano.