FIRENZE – È “Elia nel deserto”, capolavoro di Daniele Ricciarelli – noto come Daniele Da Volterra (1509-1566) – il nuovo dipinto acquistato dalle Gallerie Degli Uffizi dalla collezione senese dei conti Pannocchieschi d’Elciper per essere aggiunto alla collezione cinquecentesca del museo.
Databile agli anni tra il 1543 e il 1547, “Elia nel deserto” mostra l’importanza delle forme michelangiolesche sulla pittura del Ricciarelli, ed è chiaramente ispirato alle innovazioni del Buonarroti – di cui il pittore era collaboratore e strettissimo amico – disegnate sulle volte della Cappella Sistina e nel Giudizio Universale. L’iconografia rarissima del profeta in meditazione sul pane e sulla brocca di vino – prefigurazioni eucaristiche – qualifica inoltre l’opera come pionieristica per la pittura della Controriforma.
“Elia nel deserto” prenderà posto nei nuovi spazi che gli Uffizi dedicheranno alla pittura del Cinquecento, attualmente in preparazione, e avrà un posto d’onore accanto alla “Strage degli Innocenti” (1557), opera dello stesso autore.