ISOLA D’ELBA – Dal 17 al 20 luglio prossimi al via la nuova edizione di Elba Book Festival, il festival che porterà a Rio nell’Elba circa 30 case editrici indipendenti.
La rassegna, giunta alla sua quarta edizione, sostiene da sempre il turismo slow, ossia un modo consapevole di relazionarsi con il territorio. L’edizione 2018 è cresciuta con l’impegno da parte di MobyLines e Toremar di cominciare a parlare di letteratura nel corso del viaggio, con l’iniziativa denominata “Moby Book” che prevede la presenza sui traghetti da Piombino diletture sul ponte con “assaggi” dei temi, dei reading, delle presentazioni del festival, oltre ai laboratori creativi che la docente Silvia Meneghini organizzerà sulle navi per i più piccoli.
Dopo un’apertura che vedrà la consegna del Premio “Lorenzo Claris Appiani” per la traduzione, quest’anno rivolto alla lingua cinese, il concerto di martedì dell’Istituto Confucio di Pisa (in piazza Matteotti, alle 22) racconterà l’Oriente con il linguaggio altro della musica. Mentre a Gianmaria Testa e alla sua musica è dedicato il triplice omaggio di mercoledì 18 e giovedì 19, ancora in piazza Matteotti: “Attorno a Gianmaria Testa”, curato dal Festival Intonazione e con la moglie Paola Farinetti e il giornalista Luciano Minerva, introduce Play Gianmaria Testa dei Donauwellenreiter, l’album che l’eclettico ensemble austriaco ha dedicato ai brani più intensi del cantautore ferroviere. In “Da questa parte del mare” (giovedì, alle 22.30) è invece Testa stesso a ritrovare voce in quella dell’amico Giuseppe Cederna. Lo spettacolo porta sul palco il libro postumo e omonimo uscito l’aprile scorso per Einaudi.
Sarà infine Cardiopoetica, collettivo laziale con all’attivo collaborazioni con Omar Pedrini, Sabatino e Giuntini, tra gli altri, a intarsiare le giornate del festival con i ritmi di una poesia fresca che rilegge Montale, Neruda e la Beat Generation. Fra le performance in centro storico “Se una notte d’estate un isolano…” (giovedì, alle 21) e “Mica come Prévert” (venerdì 20, alle 21.30).
Ascolta l’intervista a Marco Belli direttore artistico del festival >>