Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità. E’ l’appello dai presidenti di Libera, Legambiente, Arci, Anpi che chiedono di indossarla sabato 7 luglio “per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà”. “Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo”.
Lo affermano, in una nota, don Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo Abele, il giornalista Francesco Viviano, Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente e Carla Nespolo, presidente nazionale Anpi
“Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura –concludono nell’appello i firmatari – L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini”.
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