FIRENZE – Andrà a Robert Guédiguian, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, che da più di 30 anni evoca la cronaca sociale del mondo operaio della sua infanzia ma al tempo stesso racconta la contemporaneità il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema 2018, il riconoscimento conferito dal Comune di Fiesole in collaborazione con il sindacato nazionale Critici Cinematografici Italiani, Gruppo Toscano e la Fondazione Sistema Toscana.
La cerimonia avrà luogo venerdì 27 luglio, alle 21,30, al Teatro Romano di Fiesole. La serata si aprirà alle 18.30 con un incontro con l’autore, a cui sarà presente anche Ariane Ascaride, moglie, attrice e musa del suo cinema. Nell’occasione sarà presentato il volume monografico “La cinematografia di Robert Guédiguian” a cura di Caterina Liverani con i contributi del Sncci, per edizioni Ets di Pisa. Al termine della premiazione sarà proiettato ‘La villa – La casa sul mare’ (versione originale, con sottotitoli). Al regista dal 5 luglio sarà dedicata una retrospettiva all’interno di Apriti cinema, l’arena estiva nel cortile degli uffizi.
Guédiguian nato a Marsiglia in Francia il 3 dicembre del 1953 da padre armeno e da madre tedesca ha diretto venti film. Fra i suoi film più conosciuti si ricordano Le passeggiate al Campo di Marte (2005), incentrato sugli ultimi giorni di governo di François Mitterrand. Negli ultimi anni firma lo storico L’Armée du crime (2009) che racconta la vera storia dell’eroe armeno comunista Missak Manouchian e dei suoi ventidue compagni che furono assassinati dai nazisti nel 1944. In Le nevi del Kilimangiaro (2011) riprende una vecchia classe operaia che però si trova fortemente in lotta con la nuova società contemporanea. E poi Une histoire de fou (2015), ispirato all’autobiografia di José Antonio Gurriaran.
Prima del regista francese sono stati insigniti del premio artisti come Vittorio Storaro, Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Orson Welles, Stanley Kubrick, Ingmar Bergman, Wim Wenders, Theo Anghelopoulos, Marco Bellocchio, Ken Loach, Nanni Moretti e Giuseppe Tornatore, Terry Gilliam, Dario Argento, Stefania Sandrelli e Toni Servillo