FIRENZE – Tradizione, innovazione, maestri, giovani, lavoro e Europa. Sono queste le parole chiave del cartellone 2018/2019 del Teatro della Toscana, che proporrà tra Teatro della Pergola, Teatro Niccolini, Teatro Era a Pontedera e Teatro Studio Mila Pieralli a Scandicci 78 spettacoli, 26 tra produzioni e coproduzioni, 13 prime nazionali.
Alla Pergola si parte con Filippo Timi e il suo spettacolo “Un cuore di vetro in inverno” il 23 ottobre, spazio poi ai grandi nomi con, tra gli altri, Gabriele Lavia, Luisa Ranieri, Gioele Dix, Alessandro Haber, Glauco Mauri. Al Niccolini continua l’esperimento con gli studenti di teatro – lavoratori della compagnia “I Nuovi” in scena il 2 ottobre con “Eduardo per i nuovi” per la regia di Gianfelice Imparato.
La prima parte della stagione del Teatro della Toscana sarà inoltre caratterizzata dal festival “Come son vive le città/Festival d’Autunno”, un progetto metropolitano con epicentro a Scandicci e prolungamenti anche a Campi Bisenzio e in altri luoghi metropolitani, oltre che alla Pergola e al Niccolini. Un programma che vuole riflettere sulla circolazione della proposta spettacolare che vede collaborazioni con altre realtà del territorio, come il Teatro di Rifredi.
Al Teatro Studio di Scandicci, che ospiterà in stagione brevi residenze teatrali e progetti, si parte con uno spettacolo inserito nel festival d’autunno il 6 ottobre, “Il barone rampante” di Calvino. Infine Il Teatro Era festeggia il primo decennale con un accordo firmato con il Theatre de la ville di Parigi che porterà una ciclo di cooproduzioni di spettacoli e reciprocità di presenze performative tra Firenze e Parigi. Tra le coproduzionni internazionali “Mary Said what she said” con Isabelle Huppert che inaugurerà la stagione 2019/2020 della Pergola.