TOSCANA – Prima cerimonia ufficiale oggi pomeriggio in Palazzo Vecchio in cui formalmente il Comune di Firenze offre il proprio riconoscimento alcune famiglie arcobaleno residenti, tramite la trascrizione nell’atto di nascita dei figli delle coppie omosessuali anche del nome del genitore non biologico.
Una mossa che allinea l’amministrazione Nardella a quanto già deciso in città come Torino, Milano o anche Sesto Fiorentino, e che in parte controbilancia la decisione della giunta di no concedere neppure quest’anno il patrocinio al Toscana Pride, l’annuale parata dell’orgoglio Lgbtquia, in programma domani a Siena con partenza da è piazza del campo alle 14,30. Alla manifestazione è arrivato comunque il sostegno attivo della Regione e di altri 85 comuni toscani.
La parata, come al solito colorata, festosa e irriverente, prevede anche la presenza di una sorta di “trenino” composto dai bambini delle coppie omosessuali. “Mentre un ministro della Repubblica nega che la costituzionalità delle famiglie omogenitoriali, vogliamo far capire che il riconoscimento che chiediamo è soprattutto in nome dei nostri figli” dice il presidente di Azione Gay e Lesbica Firenze, Daniele Turco stamani ai microfoni di Novaradio.
In migliaia sono attesi nella città del Palio, tra cui una nutritissima compagine da Firenze. La gran parte si sposteranno in auto, ma c’è anche un pullman organizzato dalla Rete degli studenti medi. con partenza dall’Obihall
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Alla manifestazione ci sarà anche una delegazione del Pd toscano: “Ci saremo perché la strada per la vera uguaglianza e per il riconoscimento degli stessi diritti a tutti è ancora lunga – spiega Valerio Fabiani della reggenza del Pd toscano – nonostante gli indiscutibili passi avanti fatti in questi anni, e ci saremo anche perché alla luce delle prime dichiarazioni e di alcune prime scelte della nuova maggioranza di governo giallo-verde, dopo una stagione segnata da alcune importanti conquiste nel campo dei diritti civili, il rischio di tornare indietro è assolutamente concreto”.