FIRENZE – Non sono passate che una manciata di ore dalla giornata lutto cittadino per i funerali di Duccio Dini, il 29enne travolto e ucciso domenica scorsa all’Isolotto nel corso di un inseguimento tra auto guidata da tre uomini macedoni gravitanti intorno al campo rom del Poderaccio, e risuonano ancora nelle orecchie dei 2.000 partecipanti alle esequie le parole della famiglia di Duccio che ha chiesto “giustizia, non vendetta” lanciando un appello alla calma, che la Lega cittadina ricomincia a soffiare sul fuoco delle polemiche, lanciando una raccolta firme per chiedere ” l’immediata chiusura dei campi rom” a Firenze.
Un banchetto di raccolta firme sarà allestito domani dalle 10 alle 13 in Piazza Dalmazia, fa sapere il segretario provinciale Jacopo Alberti. Una scelta non casuale quella della piazza divenuta simbolo dell’antirazzismo cittadino dal 13 novembre 2011, quando un militante di Casapound, Gianluca Casseri, freddò in un blitz xenofobo due ambulanti senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, ferendo poi altri tre ambulanti, sempre senegalesi.
Nessuna contraddizione per la Lega, nella sua battaglia contro gli “accampamenti in cui risiedono abusivamente persone spesso dedite ad attività delinquenziali”. Che gli oltre 230 abitanti del campo del Poderaccio sano in realtà residenti e non occupanti abusivi alla Lega poco importa. Quel che conta è l’obiettivo finale, tanto che la nota leghista si conclude con una velata minaccia: “Vogliamo rassicurare il sindaco Nardella che il lavoro di azzeramento del campo lo concluderemo noi!”.