TOSCANA – Sono migliaia le persone attese a Siena per il Toscana Pride in programma il 16 giugno nella città del Palio. Il corteo-evento, che ha per titolo “Per Orgoglio e per Amore” e partirà alle 14,30 piazza del Campo per snodarsi nelle vie del centro e concludersi alla Fortezza Medicea.
La manifestazione arriva in un clima ben diverso da quello dello scorso anno, dopo l’approvazione della Legge Criinnà sulle unioni gay. A dominare i dibattito, infatti, sono le dichiarazioni – di tutt’altro segno – del neo-ministro della famiglia Lorenzo Fontana, secondo cui le “famiglie arcobaleno non sono riconosciute dalla Costituzione”.
“All’indomani delle dichiarazioni di Fontana – ha detto la portavoce del Toscana Pride Maria Luisa Favitta – diventa ancora più urgente ribadire i punti del documento politico del Toscana Pride, con particolare attenzione rispetto alla situazione delle famiglie omogenitoriali”. >>> Ascolta
A far discutere, oltre che l’esposto presentato da parte di una associazione per la difesa della famiglia) contro il sostegno alla da parte della Regione Toscana e di alcuni comuni del Valdarno, ma anche il mancato patrocinio di molte amministrazioni comunali toscane, tra cui (anche quest’anno) dal parte del Comune di Firenze.
Sostegno che la Regione Toscana conferma senza esitazione, come ha avuto modo di sottolineare il presidente regionale Enrico Rossi. “Noi non torniamo indietro” ha detto il governatore toscano, aggiungendo di non capire “questa tendenza nuova molto regressiva”. “E’ una bella manifestazione – ha aggiunto – ci sono stato molte volte, molto allegra, stimolante, interessante. Consiglio a tanti cittadini di venire, di partecipare anche coi bambini”. >>> Ascolta
“Ricordiamoci che esiste una legge dello Stato che regola le unioni civili, e quindi la creazione di nuove famiglie, una legge che deve essere applicata” ha aggiunto la vicepresidente regionale Monica Barni: “Le famiglie arcobaleno esistono nella realtà”.