LUCCA – “Qualcuno perderà sicuramente l’anno, ma non tutti anche perché la scuola deve rappresentare un’occasione di crescita e di recupero”.
Cesare Lazzari, il preside dell’Itc ‘Carrara’ di Lucca promette punizioni esemplari ma non indiscriminate, per i ragazzi coinvolti nel grave episodio di insulti e intimidazioni nei confronti di docente di italiano e storia da parte di una gruppo di studenti, balzato agli onori della cronaca dopo che un video realizzato in classe è diventato virale sul web.
“Non va fatta di tutta un’erba un fascio – dice il preside – con le famiglie abbiamo valutato di lasciare i ragazzi a casa per qualche giorno: bisognerà valutare la posizione dei singoli”.
Le immagini mostrano alcuni studenti che provocano il professore pretendendo che cambi in un ‘6’ un’insufficienza rimediata in una verifica. “Lei non ha capito chi comanda” una delle sprezzanti frasi rivolta a un impietrito insegnante. In un altro video che circola on line, lo stesso docente è affrontato da un ragazzo che indossa un casco da motociclista e mima il gesto di prenderlo a testate, mentre un altro studente che appoggia due cestini per la carta sulla cattedra. E poi una voce di sottofondo che dà del ‘buffone’ al docente mentre un compagno gli mette un giubbotto in testa.
Del caso si sta occupando anche la procura dei minori di Firenze, che ha iscritto nel registro degli indagati 3 ragazzi tra 14 e 15 anni, mentre è al vaglio è la posizione di un quarto. Polizia postale e digos hanno proceduto d’ufficio ma ieri anche il preside della scuola, Cesare Lazzari, ha presentato una denuncia.
Intanto ci si muove anche dal punto di vista disciplinare scolastico. Sarà il consiglio di classe a decidere quale punizione dare. Il docente, domani, sarà impegnato con i suoi colleghi nel consiglio di classe: si discuterà dell’accaduto e delle sanzioni da prendere nei riguardi degli studenti.
Uno degli studenti si sarebbe scusato con il docente ma a giudicare anche da altre immagini pubblicate online, gli atti di prepotenza in quella classe non sono isolati.