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Radio Moka - 5 aprile 2025
FIRENZE – Otto film, 4 lungometraggi e 4 corti, tra fiction e documentari, dedicati al nuovo cinema canadese del Quebec. Torna all’Istituto Francese, giovedì 22 e venerdì 23 marzo, la quindicesima edizione de “Le giornate del cinema quebecchese”, curate da Joe Balass, regista canadese, quest’anno dal titolo “Amore, Arte e Rivoluzione: 50 anni dopo il 1968”.
La rassegna è dedicata al ‘68, 50 anni dopo, a Parigi e in Québec, uno dei periodi più rivoluzionari della nostra epoca, organizzata in collaborazione con il Conseil des arts et des lettres du Québec, la Société de développement des entreprises culturelles du Québec, la Delegazione del Québec a Roma, l’Ambasciata del Canada in Italia, il Conseil des arts du Canada, l’Institut français Milano e l’Institut français Firenze.
In programma anteprime italiane e internazionali che racconteranno la più stringente attualità con uno sguardo alla rivoluzione, quella del ’68, che più di ogni altra della nostra epoca, ha saputo “trasformare” gli aspetti della vita di ognuno di noi, oggi come ieri, dal cinema al teatro, dalla politica alla letteratura, dalla religione all’amore.
Giovedì 22 – alle ore 20 – in prima italiana di Nelly di Anne Émond, film liberamente ispirato dall’opera autobiografica di Nelly Arcan, nel quale la regista tratteggia un ritratto di donna frammentata, spezzata, divisa nelle sue molteplici identità inconciliabili. Scrittrice e prostituta, star del palcoscenico e amante infelice. La seconda giornata della rassegna propone il lungometraggio Montréal la blanche di Bachir Bensaddek che filma il ritratto di due migranti algerini in Québec, interrogandosi con schiettezza sul senso di identità e sul significato della parola integrazione (ore 18.15). In prima serata sempre venerdì, alle ore 20, Le petite fille qui aimait trop les allumettes di Simon Lavoie, ispirato liberamente a un racconto di Gaétan Soucy, il regista gira in bianco e nero la ricostruzione del mondo antico e dei segreti di una famiglia disfunzionale, dove una ragazzina deve fare i conti con un mondo totalmente dominato dal potere patriarcale e maschile (presentato al Toronto International Film Festival).
Scritto da: Redazione Novaradio
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