SESTO FIORENTINO – “Diciamo no alle cose fatte male, che hanno un impatto ambientale sbagliato sul nostro territorio e che delineano un modello di sviluppo che non vogliamo, contro un’opera nel quale noi rappresentiamo con i nostri ricorsi oltre 400mila persone”.
Il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, fa da ospite alla presentazione delle ragioni che hanno portato alcuni comuni della piana fiorentina e del territorio pratese a presentare ricorso al Tar contro il via libera del ministero dell’ambiente alla Valutazione di impatto ambientale sull’ampliamento e la nuova pista dell’aeroporto di Firenze.
Tra i principali punti, il monitoraggio sui rischi potenziali dell’opera. “Nella VIA – ha spiegato Falchi – vengono rimandati a momenti successivi svariati approfondimenti tecnici, sui rischi ambientali e sanitari, che noi vogliamo vengano fatti prima”.
Un altro dei punti chiave dei ricorsi è la mancata ammissione all’Osservatorio ambientale sull’opera di un comune della Piana: “E’ uno scandalo che siano esclusi dall’organismo i Comuni più interessati a prendervi parte; ma anche se lo fossimo, questo non basterebbe da solo”.
In tutto sono quattro i ricorsi presentati, tra cui anche quello del comune di Prato. “Sul fronte aeroporto, ad oggi – ha detto l’assessore all’urbanistica di Prato Valerio Barberis – abbiamo ricevuto risposta negativa al nostro ingresso nell’Osservatorio, dunque non possiamo far altro che andare avanti con il ricorso. Ma adesso il Comune di Prato non può che andare avanti per la sua strada”.
All’incontro erano presenti anche i sindaci di Calenzano Alessio Biagioli, di Poggio a Caiano Marco Martini, di Carmignano Edoardo Prestanti, di Signa Alberto Cristianini e l’assessore all’ambiente di Campi Bisenzio Eleonora Ciambellotti.
“Tardiva” per Falchi è l’apertura a un confronto sul tema fatta ieri dal sindaco Dario Nardella, e in più “non crediamo che sia nelle mani di Nardella la possibilità di ridiscutere la realizzazione di quest’opera”.