FIRENZE – Si apre anche in Toscana per il Pd l’era del post Renzi: dopo l’annuncio delle dimissioni del segretario Dario Parrini e del vice Antonio Mazzeo seguita al tracollo nel voto del 4 marzo (meno 200 mila voti rispetto al 2013) è convocata oggi pomeriggio la direzione regionale del partito.
Sul tavolo non solo il percorso verso il nuovo congresso, ma soprattutto la gestione della delicata fase in vista delle prossime elezioni amministrative. Si vota nei capoluoghi Pisa, Siena, Massa, ma anche in città come Campi Bisenzio, Pietrasanta e Pescia: città un tempo roccaforti dem ma che il recente voto ha mostrato essere ora pienamente contendibili.
I vertici uscenti sembrano puntare ad una gestione collegiale, in cui ammettere anche le minoranze. Da parte loro gli orlandiani e la fronda renziana non ortodossa guidata da Monia Monni e Stefano Bruzzesi chiedono un passo indietro all’attuale a dirigenza.
Tra le possibili figure di traghettatori, si fanno quelli di Leonardo Marras e Marco Recati, mentre si allontana l’ipotesi del sindaco di Prato e Anci Toscana Matteo Biffoni, al centro delle critiche nello stesso pd toscana dopo la decisione di fare ricorso al Tar contro la nuova pista dell’aeroporto di Peretola.