FIRENZE – Nuovo capitolo del legame tra Firenze e Tunisi, città entrambe ferite da attentati terroristici al loro patrimonio monumentale e culturale.
A 3 anni dall’attacco jihadista del 18 marzo 2015 che provocò 24 morti, da domenica prossima per 6 mesi il Museo del Bardo ospiterà una speciale mostra che raccoglie le antichità romane provenienti dalla Tunisia e presenti nelle collezioni e depositi degli Uffizi e del Museo Archeologico di Firenze.
Si tratta di 24 pezzi in tutto, provenienti da Uthina, Tuccabor e Schauwasch tra steli votive, capitelli e epigrafi funerarie di età imperiale. Sono gli stessi reperti che il Bey di Tunisi, Murad II, donò nel 1666 al medico Giovanni Pagni di Pisa per i suoi servigi, e andarono ad arricchire collezione del cardinale Leopoldo dè Medici. Rimasti per secoli unici oggetti provenienti dall’Africa esposti in Europa, sono stati a lungo ammirati e studiati dagli archeologi.
>>> Ascolta l’intervista al direttore degli Uffizi Eike Schmidt
Tra questi spiccano una complessa e articolata dedica alla moglie dell’imperatore Settimio Severo, o un grandioso frammento di architrave dell’antica Suas che celebra la costruzione di un tempio sotto l’impero di Marco Aurelio. O ancora, 4 rilievi punico-romani provenienti da Cartagine che raffigurano le massime divinità del Pantheon africano di età imperiale e acquisite dalle regie gallerie di Firenze nel 1873. Dopo la mostra – è stato annunciato – questi reperti torneranno ad essere esposti in pianta stabile all’ingresso del museo fiorentino.
L’idea della mostra, realizzata in collaborazione con l’istituto italiano locale di cultura e la curatela degli Uffizi, interamente finanziata dalla Regione con 70 mila euro. “Un’iniziativa che si inserisce in un solco ben consolidato di cooperazione tra la Toscana e la Tunisia – ha spiegato la vicepresidente regionale Monica Barni – è un modo per contribuire alla ripresa del turismo culturale del paese, gravemente compromesso dopo il grave e oltraggioso attentato di tre anni fa”.
>>> Ascolta l’intervista a Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana
All’inaugurazione della mostra si affianca una missione in Tunisia, da venerdì a domenica prossimi da parte dei rappresentanti delle istituzioni toscane, che servirà a fare il punto sulla cooperazione tra la Regione e il paese africano – la Toscana è tra le poche attive nelle zone più sfavorite e povere della Tunisia come Kasserine, Jendouba e Tatauine, e negli ultimi 2 anni ha attivato progetti per 1,4 miloini di euro – e che prevede anche un concerto dei giovani musicisti del “Quartetto Tag” della Scuola di Musica di Fiesole.
>>> Ascolta l’intervista a Lorenzo Cinatti, direttore della Scuola di Musica di Fiesole
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Arte contro il terrore, al Museo del Bardo i reperti archeologici dei Medici – FOTO / AUDIORedazione Novaradio
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