TOSCANA – Nelle elezioni che segnano l’affermazione del M5S come primo partito e della Lega come forza-guida del centrodestra, e al crollo verticale del Pd e alle dimissioni di Matteo Renzi (un suo discorso è atteso alle 17) – neppure la Toscana si salva dal terremoto elettorale che interessa il Pd e la sinistra, anche se nella nostra regione i flussi sembrano favorire, anziché il M5S, il centrodestra a trazione leghista che coglie un risultato di voti insperato e la maggioranza dei seggi uninominali.
A livello proporzionale i dati aggregati alla Camera raccontano di un quasi pareggio di voti tra centrosinistra e centrodestra (33% contro 32% dei voti espressi): il Pd con il 29% dei voti scende al suo minimo storico (-8% rispetto a 5 anni), la Lega balza al 17,7% (alle regionali del 2015 aveva preso il 15%, nel 2013 era allo 0,73%) saldamente davanti davanti a Forza Italia, che con meno del 10% racimola il peggior risultato di sempre, mentre la destra di Fratelli d’Italia segna un inedito 4,3%. A sinistra, Liberi e Uguali si ferma al 4,5%, meglio della media nazionale ma molto inferiore alle aspettative di “doppia cifra” di inizio campagna elettorale. Il M5s in Toscana rimane fermo, con il 24,69% dei consensi rispetto alle 24,4 di 5 anni fa (ma con una perdita di circa 6.000 voti assoluti) ma non riesce a vincere nessun collegio uninominale.
Proprio nei collegi uninominali i risultati per il centrodestra sono più eclatanti. Alla Camera la coalizione FI-Lega- FdI si afferma in 7 collegi su 14, conquistando Prato, Arezzo, Pistoia, Pisa, Lucca, Grosseto e Massa Carrara.
Qui è soprattutto Forza Italia che festeggia, eleggendo 5 candidati: a Prato Giorgio Silli (un passato da assessore Ds) prende 2.000 voti in più del radicale Benedetto della Vedova candidato dal centrosinistra; a Pistoia l’imprenditore Maurizio Carrara stacca di 7.000 voti Edoardo Fanucci. La “colonnella” di Forza Italia Deborah Bergamini stravince a Massa Carrara (37%) rifilando quasi 10 punti al candidato del M5s e relegando al terzo posto il sottosegretario uscente Cosimo Ferri. Ad Arezzo il segretario provinciale forzista Felice Maurizio D’Ettore conquista 5.000 consensi più del suo omologo del Pd, Marco Donati; a Lucca Riccardo Zucconi (FdI) supera il Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd. In tutte le circoscrizioni, però, si afferma come primo partito del centrodestra la Lega, che elegge e a Grosseto Mario Lolini (oltre 10% sul capogruppo Pd in regione Leonardo Marras) e Edoardo Ziello a Pisa (oltre 5.000 voti in più di Lucia Ciampi del Pd).
Al centrosinistra rimangono gli altri 7 deputati: tra gli eletti del Pd, i ministri uscenti Luca Lotti (ad Empoli) e Pier Carlo Padoan (a Siena), i renziani Rosa Maria di Giorgi (a Firenze), Roberto Giachetti (Sesto-Mugello) e Andrea Romano (a Livorno), l’orlandiana Susanna Cenni (Poggibonsi-Volterra) cui si aggiunge Gabriele Toccafondi di Civica Popolare-Lorenzin (collegio Firenze nord).
Al Senato, il conto dei collegi uninominali finisce 4 a 3 per il centrodestra. A far rumore la vittoria nel collegio di Pisa della leghista Rosellina Sbrana contro la più quotata ministra uscente Valeria Fedeli (con un vantaggio di circa 2.000 voti, pari allo 0,72%), ma sono “pesanti” anche le altre tre affermazioni: nel collegio di Lucca-Massa l’ex sindaco forzista di Pietrasanta Massimo Mallegni, che con il 38% lascia al palo la senatrice uscente Sara Paglini del m5s (27%) e surclassa il candidato del centrosinistra Andrea Marcucci, capogruppo uscente del Pd al Senato; nel collegio di Livorno-Grosseto il forzista Roberto Berardi batte Silvia Velo, sottosegretaria uscente e deputata uscente; nel collegio Prato-Pistoia, il candidato del centrodestra Patrizio Giacomo La Pietra (FdI) si impone su Edoardo Fanucci (Pd).
A questa débacle, poco sollievo dà la larga vittoria di Matteo Renzi (43%) nel “suo” collegio di Firenze batte l’economista della Lega Alberto Bagnai, quella del segretario dem toscano Dario Parrini nel collegio Sesto-Mugello-Empoli (40%), né tantomeno quella di misura (3%) del sottosegretario uscente Riccardo Nencini (Psi)nel collegio di Arezzo-Siena.