FIRENZE – La vita, il carattere libertario, la creatività di Alexandros ‘Alekos’ Panagulis e la sua lotta contro la dittatura dei colonnelli nella Grecia degli anni Settanta, sono al centro di “Prigionia di Alekos” lo spettacolo che fino al 18 febbraio è in scena al Teatro della Niccolini.
Il testo, scritto da Sergio Casesi, vincitore del Premio Pergola per la nuova drammaturgia, è in prima nazionale a Firenze con la regia di Giancarlo Cauteruccio e in scena Fulvio Cauteruccio, Roberto Visconti, Domenico Cucinotta, Carlo Sciaccaluga, Francesco Argirò e alla fisarmonica Francesca Gesualdi.
Ispirato al libro ‘Un Uomo’ Oriana Fallaci, lo spettacolo trasforma la terribile cella carceraria (costruita apposta e detta ‘la tomba’ per le sue anguste dimensioni e per il fatto di essere a metà interrata) del giovane Alexandros ‘Alekos’ Panagulis, in un luogo non meglio identificabile dove la dimensione fisica sconfina nel paesaggio dell’immaginazione, la stessa che il giovane Alekos utilizzò per sopportare e sopravvivere alle torture subite durante la carcerazione. È la volontà dell’immaginazione che si vuole inscenare, lo spazio della fantasia, del sogno e della speranza di Alekos Panagulis.
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