FIRENZE – In totale il costo le linee 2 e 3 della tramvia è di 425 milioni di euro – 340 milioni esclusi i tram – mentre linea 1 è costata 265 milioni euro. A confermare i numeri dei costi complessivi dell’opera è stato il sindaco Dario Nardella, oggi in un’intervista a Lady Radio. Il costo al chilometro, pari a 16,5 milioni di euro, è “abbastanza alto” ha ammesso il sindaco, ma “perché la tramvia passa nelle strade del centro di Firenze” ha spiegato. “Dobbiamo vedere il costo al passeggero – precisa Nardella – stimato in 17 euro. Sulla linea 1 è 20 euro; a Bergamo, 35 euro; Palermo, 114 euro. La questione è se i soldi spesi sono spesi bene” ha detto.
“Sulla tramvia – ha poi aggiunto Nardella – nessuno ha rubato un’euro, e non ci sono state vicende giudiziarie. E non mi sembra così scontato”. Pur ammettendo i ritardi, replica così sul web fa ironia sul cena in piazza promessa a suo tempo per l’inaugurazione delle tramvia per San Valentino e slittata a questa estate. “Ai fiorentini devo dare tramvie, non cene – ha detto – in ogni caso la cena di festa alla fine la faremo, con pappa al pomodoro e chianti”.
Solo un augurio sulla possibilità che la prima settimana di esercizio la tramvia sia ad ingresso gratuito: “Sarebbe una bella idea, ma dipende da Gest (la società che gestisce la tramvia). Glielo chiederò”.
Sulla partita dei costi però pesa anche la richiesta milionaria dei costruttori di Tram spa, formalizzata in un’istanza di arbitrato: 282 milioni per i costi aggiuntivi che secondo le ditte derivano dai ritardi dovuti a varianti di progetto in corso d’opera e sospensioni dei cantieri. Un vero e proprio salasso se il Comune venisse condannato a risarcire, per le casse pubbliche e i cittadini.
Una prospettiva rigettata da Federconsumatori, che da parte sua ha rivolto al Comune una perentoria richiesta di rendere pubblici le carte dei contratti. “Non accettiamo che i cittadini possano essere chiamati a pagare due volte” spiega il presidente Federconsumatori, Fulvio Farnesi, che annuncia una serie di clamorose azioni legali a tutela degli utenti: si va dalla class action alla costituzione di parte nell’arbitrato promosso da Tram spa contro il Comune, fino a altre azioni per violazioni contrattuali a quelle extracontrattuale, a seconda dei profili di responsabilità che dovessero emergere.