STAZZEMA – La destra neofascista e leghista soffia sul vento dell’intolleranza, ma alimenta anche la reazione opposta della società civile. A pochi giorni dai fatti di Macerata e il raid xenofobo del militante leghista con tendenze neofasciste Luca Traini, il leader del carroccio Lega Matteo Salvini, in un incontro elettorale a Firenze, aveva accostato l’anagrafe antifascista on line lanciata dal comune di Stazzema.
“Salvini per noi è stata la migliore pubblicità: un solo giorno abbiamo avuto 4.000 nuove sottoscrizioni, superando così quota 24.000 iscritti” commenta ai microfoni di Novaradio il Maurizio Verona, sindaco della città versiliese, la cui frazione di Sant’Anna fu teatro nel 1944 di una spaventosa strage con la morte di 540 civili inermi.
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Ironia a parte, durissimo il commento del sindaco sul merito di quanto detto dal leader leghista “Salvini offende non tanto il comune di Stazzema – dice ancora Verona – ma tutte le vittime dei regimi nazifascisti. Spesso si offende quello che non si conosce ed è questo che combattiamo: magari troverà il tempo per farci una visita”.
Intanto ieri nuovo episodio di tensione della campagna elettorale a Massarosa, dove in occasione della protesta organizzata davanti al Comune della presentazione dei candidati di Casapound, si sono stati contatti tra forze dell’ordine e alcuni manifestanti.
Oggi primo caso di diniego di svolgimento di una manifestazione all’estrema destra: la leader Giorgia Meloni ha denunciato che il sindaco di Pontedera avrebbe negato l’autorizzazione degli spazi pubblici a Fratelli d’Italia, in quanto “formazione che mira alla ricostituzione del partito fascista”.
