FIRENZE – “Ormai non sanno più come attaccarci, ci mancava altro che l’hacker per chiudere un anno e passa che ne vediamo di tutti colori: noi rispondiamo con un sorriso, di chi di certo non si fa impaurire”.
Così Matteo Renzi, segretario Pd e candidato al Firenze al senato, in un’intervista all’emittente Rtv38 che andrà in onda stasera, torna sull’attacco informatico ai danni del sito del Pd fiorentino i cui son stati trafugati e diffusi i dati personali contenute in una lista degli iscritti nel 2015. Esiste, segnala Renzi, “un problema in generale di cybersecurity in tutto il paese ed è problema vero: bisogna investire di più e meglio. Quando eravamo al Governo, abbiamo stanziato i primi 150 milioni che ora si stanno iniziando a spendere”.
Ma il segretario Pd ha parlato anche di sicurezza in termini generali, illustrando la politica securitaria del partito democratico in tre punti: assumere più carabinieri e poliziotti, installare più telecamere (“50mila in più nei prossimi anni”) e dare certezza della pena. “Quando becchi uno – deve restare dentro, se esce la settimana dopo cresce la rabbia, non solo la percezione di insicurezza”