ROMA – Ci sarebbe anche l’ipotesi di “insolvenza prospettata”, quella che sarebbe la strada più rapida per procedere con un nuovo commissariamento e mettere da parte Cevital, il gruppo algerino di Issad Rebrab. E’ una delle strade prefigurate ieri a Roma nel corso del tavolo sulla vertenza Aferpi, l’ex Lucchini di Piombino, in cui il ministero dello Sviluppo economico, ha incontrato i istituzioni e sindacati Fiom, Fim e Uilm.
In realtà ancora nulla è stato deciso, e un nuovo incontro è fissato a Roma per martedì prossimo, ma stante il perdurante empasse e la scarsa probabilità che Cevital ceda ad altri (vedi Jindal), potrebbe essere l’unica percorribile.
“Una strategia che, pur dovendo fondarsi su un ricorso alla magistratura, sarebbe più rapida rispetto a una causa per inadempienza contrattuale già avviata dal governo per oltre 20 milioni di euro – spiega a Novaradio Fausto Fagioli segretario Fim Cisl Toscana – dato che la ex Lucchini ha bisogno al più presto di sbloccarsi, anche per non perdere occasioni di rilancio importante come la prossima commessa di FS per i binari della rete ferroviaria italiana”.
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