FIRENZE – Il tribunale civile di Firenze ha respinto come “inammissibile” il ricorso contro il cosiddetto Rosatellum bis, la nuova legge elettorale con cui andremo a votare il 4 marzo prossimo, dal deputato Massimo Artini (ex M5S ora Alternativa Libera).
Il ricorso preparato dall’avvocato Paolo Colasante di Roma, mirava a un intervento “cautelare” sulle prossime votazioni da parte della Corte Costituzionale per blocccare o mitigare gli effetti illegittimi del Rosatellum.
Il giudice Giudice Giuseppina Guttadauro, ha però giudicato l’azione legale priva dei requisiti di “urgenza e di strumentalità cautelare”: troppo poco il tempo da qui alle elezioni perché, come chiede il ricorso, la Corte Costituzionale si pronunci sulla presunta illegittimità del Rosatellum, e allo stesso modo irricevibile la richiesta che la Consulta riveda i risultati del voto in base alla normativa eventualmente emendata da profili incostituzionali
“Un rimedio peggiore del male” lo definisce il giudice, perché “porterebbe a un risultato certamente diverso da quello atteso, e quindi, ad una lesione dela volontà dell’elettore che con “quelle regole in mente, giuste o sbagliate che siano, ha votato”.
Quello di Firenze è il primo di una serie di ricorsi presentati su cui in questi giorni sono chiamati ad esprimersi anche altri tribunali italiani.