FIRENZE – Non solo la rottura della maggioranza consiliare con Mdp: il Pd fiorentino in queste ore deve fare i conti anche con una altro caso tutto politico: l’assunzione decisa dal sindaco Nardella con un contratto di consulenza da 47 mila euro annui di Celeste Oranges, figlia di Acheropita Mondera Oranges, la procuratrice della Corte dei Conti toscana che decise l’archiviazione delle accuse a Matteo Renzi per le accuse di danno erariale legate al cosiddetto caso degli “scontrini allegri” quando sindaco di Firenze.
La questione è stata sollevata da M5S, che assieme a Firenze Riparte a Sinistra definiscono la vicenda “imbarazzante”. “Avrebbero fatto bene ad evitare di assumere proprio lei” commenta il capogruppo consiliare di Firenze Riparte a Sinistra, Tommaso Grassi: “La figlia del giudice che ha assolto Renzi. Inopportuno: la figlia è assunta dalla persona che la madre dovrebbe controllare.”
Secca la replica del primo cittadino: “Un attacco vergognoso, segno del fatto che ormai siamo in campagna elettorale, che alcuni vogliono trasformare in una denigrazione delle persone”. “Noi abbiamo rispettato tutte le regole – dichiara Nardella – una ad una fino in fondo. Non permetto che si facciano insinuazioni e calunnie”.