FIRENZE – Non solo coltivazione della cannabis terapeutica, ma anche un lavoro coordinato per aumentare informazione e formazione sui farmaci cannabinoidi, nuovi progetti di cerca e sperimentazione clinica no profit, in particolare con attenzione ai codiddetti “farmaci orfani”, quelli che servono a curare malattie così rare che nessuna casa farmaceutica produce perché anti-economico.
L’Istituto farmaceutico Militare di Firenze e la Regione Toscana rafforzano la loro collaborazione: le linee di intervento sono contenute in un accordo biennale (estendibile) siglato dall’assessore regionale alla salute con l’ingegnere Gian Carlo Anselmino, direttore generale dell’Agenzia Industrie Difesa.
In base all’intesa la Regione metterà a disposizione le professionalità del Centro di ascolto regionale, che già lavora a supporto dei percorsi che riguardano malattie rare e oncologiche, e che ora sarà in grado di rispondere anche ai cittadini sull’uso terapeutico della cannabis, favorendo un dialogo costruttivo con i medici responsabili del progetto terapeutico.
Tra i punti qualificanti dell’intesa, il potenziamento dell’attività sul fronte dei farmaci orfani: al momento sono distribuiti 5 farmaci per le malattie rare. “Compito delle autorità e delle istituzioni – ha spiegato Anselmino – è non far cadere nell’oblio le loro storie le loro difficoltà, le loro sofferenze”. L’accordo prevede la messa in atto di o sinergie utili allo sviluppo della ricerca biomedica e farmaceutica, con particolare attenzione al sostegno della sperimentazione no profit per farmaci orfani per malattie rare o neglette.
