FIRENZE – Il Pd fiorentino prende tempo su caso Sguanci scoppiato dopo le dichiarazioni del presidente del Quartiere 1 secondo cui “salvo le nefandezze” nessuno in Italia in 20 anni avrebbe portato a compimento tante riforme e cambiamenti quanto Benito Mussolini.
Il confronto tra Pd e Mdp – che ha minacciato di uscire dalla maggioranza se Sguanci non si dimetterà – è stato rinviato a domani, ufficiosamente causa impegni del sindaco Dario Nardella.
La vicenda però anziché sgonfiarsi estende le fibrillazioni tra i dem fiorentini. Ieri alla schiera di coloro che chiedono un passo indietro a Sguanci si sono aggiunti anche i componenti della corrente orlandiana: in un documento firmato dai consiglieri comunali Cecilia Pezza, Cosimo Guccione, Francesca Nannelli, il presidente del Quartiere 4 di Firenze Mirko Dormentoni, e dal segretario dei giovani Democratici della regione Raffaele Marras si parla di “fatto molto grave che non si cancella” e si chiede a Sguanci di “riflettere bene sull’opportunità di compiere un atto più incisivo ed efficace per dare un segnale inequivocabile ai nostri elettori”, soprattutto nel corso di una campagna in cui “occorre che il campo sia sgombro da ogni equivoco”.