FIRENZE – Una lista di sinistra “vera” e “radicale”, l’unica che possa esprimere un’opposizione ed un’alternativa credibile all’attuale sistema politico, compresi partiti della sinistra e dell’ex centro-sinistra che, propugnando un sorta di teoria del ‘menopeggismo‘, ossia del voto per il meno peggio, di fatto ripropongono stessi schemi, ricette e personale politico e sono condannati ad una strategia di alleanza con il centro.
Si presenta così “Potere al Popolo”, la formazione politica nata dall’appello degli attivisti del centro sociale ‘Je so’ pazzo’ nato nell’ex opg di Napoli cui hanno risposto decine e decine di realtà associative, di base e antagoniste in tutta Italia, presenta i propri candidati nei collegi uninominali e nelle circoscrizioni proporzionali.
Tra i nomi spiccano alcune “vecchie conoscenze” della politica locale, come Miriam Amato (eletta nel 2009 in Consiglio comunale a Firenze per il M5S e poi passata ad Alternativa Libera), l’ex segretario provinciale di Rifondazione Comunista Andrea Malpezzi (capolista al Senato nel collegio plurinominale Toscana 01), ma anche giovani, precari, studenti universitari e attivisti in realtà di base come l’attivista dei collettivi studenteschi e delle Brigate della Solidarietà Ilaria Mugnaini detta Norma (capolista alla Camera nel collegio plurinominale Toscana 01) o l’attivista della Consulta fiorentina No Tav Tiziano Cardosi (che si presenta nel proporzionale alla Camera)
>>> Ascolta l’intervista a Miriam Amato, Tiziano Cardosi e Ilaria “Norma” Mugnaini, candidati di Potere al Popolo”
Il programma vede al centro la lotta alle politiche economiche liberiste (primo tra tutti il jobs act) e alla finanziarizzazione della società, la riforma radicale delle istituzioni europee, la difesa dei beni comuni, il contrasto alle grandi opere inutili, il ripudio della guerra, nasce dalle discussioni svolte in circa 400 assemblee svoltesi sul territorio. (vedi)
Un programma che, si spiega, non ha paura di essere “radicale”, e che prende le distanze non solo dalle politiche perseguite dal pd in questi anni, ma anche dalle “promesse e ipocrisie” di partiti come quelli confluiti in “Liberi e Uguali”, che dopo aver appoggiato tutte le misure del governo adesso rincorrono l’elettorato deluso di sinistra, e dalla stessa logica di un “centro-sinistra” come strategia politica e formula di governo.
Già nei prossimi giorni partiranno le prime iniziative sul territorio, per diffondere il programma a raccogliere le firme necessarie a presentare le liste (circa 350 secondo quanto prevede la legge elettorale): primo appuntamento già domani, al presidio convocato a Firenze dai docenti diplomati magistrali davanti alla sede del provveditorato agli studi, e il 20 gennaio (ore 15) in piazza della Calza per la manifestazione indetta dagli studenti medi contro l’aggressione ad opera di alcuni militanti di Casapound subita da una giovane per aver gettato a terra uno dei loro volantini.