TOSCANA – Aveva rubato quadri del Seicento e cercava di rivenderli ad un prete. Per questo un antiquario è stato posto agli arresti domiciliari e altre 3 persone denunciate al termine di una complessa indagine dei carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno (Arezzo) e della stazione di Levane.
Il furto di tre tele del ‘600 e l’appropriazione indebita di una quarta era stata denunciata nel 2007 da un avvocato di Città di Castello (PG) che aveva affidato l’opera all’antiquario per venderla. Nel corso delle indagini sull’antiquario, i carabinieri hanno accertato che era stato l’uomo, insieme a un paio di complici – per cui è stato disposto ed eseguito l’obbligo di dimora – a mettere a segno il furto delle 3 tele in casa dell’avvocato per un valore di circa 90 mila euro. Terminale del colpo era il religioso, nella cui casa è stata ritrovata una delle tele rubate.
Rintracciati dai carabinieri tutti i libri, compresi alcuni manoscritti dal ‘500 in poi, trafugati nel mese di febbraio 2017 dalla villa di una signora a Montevarchi (Arezzo). Un’iniziale perquisizione, compiuta dai militari nel mese di giugno 2017 a Casagiove in provincia di Caserta, ha portato al rinvenimento della maggior parte dei libri antichi, detenuti da un pregiudicato italiano, denunciato per ricettazione.
Gli altri erano stati venduti su internet, ma l’esame dell’account e-bay dell’uomo ha permesso ai militari di risalire a moltissimi libri venduti in varie parti d’Italia, rintracciandoli quasi tutti presso gli acquirenti, del tutto ignari delle provenienza illecita delle opere.