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LeU punta sui “civici”, il Pd fa i conti con il peso degli alleati

today10/01/2018

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TOSCANA – Partiti al lavoro alla definizione delle candidature nei collegi uninominali e delle liste proporzionali. Liberi e Uguali ieri ha presentato un listone di 66 nomi da cui verranno scelti i candidati effettivi: tra i nomi che spiccano quelli che provengono dalla società civile, come l’ex direttore degli Uffizi Antonio Natali, il blogger paladino dei diritti dei disabili Jacopo Melio, ideatore della campagna #vorreipredereiltreno, e Sandra Gesualdi, figlia dell’ex presidente della provincia di Firenze Michele, storico allievo di Don Milani.

Non si candiderà invece il governatore Enrico Rossi, che lancia in uno dei collegi di Firenze la candidatura di Roberto Speranza come “figura che rappresenta l’idea di riformismo di sinistra che abbiamo in mente”.

Per Pd Toscana i problemi da risolvere sono diversi: oltre al fronte interno – con le federazioni locali che chiedono di evitare candidati paracaduta da Roma – c’è il problema degli alleati: Radicali, Verdi, Socialisti  e i centristi di Civica Popolare di Beatrice Lorenzin, che rischiano di non superare lo sbarramento del 3% nel proporzionale e chiedono dei seggi uninominali sicuri proprio in toscana. Ieri Matteo Renzi ha chiesto uno sforzo al segretario toscano Dario Parrini. Tra i nomi che circolano quello del radicale Delle Vedova, del segretario del PSI Riccardo Nencini – che sottrarrebbero così però posti sicuri per i renziani toscani.

Altro problema quello delle quote rosa: si va in cerca dio candidate per raggiungere 40% di donne che il Rosatellum impone. Tra le papabili anche l’assessora alla salute Stefania Saccardi, che però – come annunciato poche settimane fa – vorrebbe rimanere in Regione, con l’idea di correre per la presidenza della Toscana nel 2019.

Scritto da: Redazione Novaradio


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