FIRENZE – La moda maschile italiana dovrebbe archiviare il 2017 in crescita, secondo le stime elaborate da Sistema Moda Italia e diffuse oggi alla vigilia di Pitti Uomo 93, che torna da domani a Firenze con un’edizione il cui tema dominante sarà il cinema.
Un’edizione che si apre sotto i migliori auspici: nel 2017 il fatturato di settore dovrebbe raggiungere quasi 9,2 miliardi di euro (+2,1%), concorrendo così al 17% del turnover complessivamente generato dalla filiera tessile-moda nazionale.
L’evoluzione positiva riguarderebbe sia la confezione che la maglieria. Per l’export si stima una nuova accelerazione, che porterebbe il ritmo di crescita a +3%, per un corrispettivo di 6 miliardi di euro. La Ue mostra dinamiche positive (+3,8%), gli Usa calano del 4,3%, mentre Cina, Russia e Corea del Sud crescono tra il 16 e il 17%. Nel caso dell’import si prospetta, invece, una dinamica di segno negativo (-1,1%), con la nota positiva però della crescita cresce a doppia cifra per il canale digitale (+52,9%): l’ ammontare totale delle importazioni è sotto quota 4 miliari.
Sul fronte della viabilità invece la kermesse modaiola rischia di diventare un brutto film per i “forzati dell’auto”, dato che giunge nel mezzo del rush finale dei lavori per la tramvia – su viale Belfiore e via Valfonda.
Per i visitatori della kermesse saranno organizzate avette gratuite dagli hotel, e si calcola che saranno oltre 300 le auto a noleggio con conducente; il Comune mette a disposizione la possibilità del parcheggio gratuito a San Donato a Novoli.
Nessun piano speciale per il traffico è stato predisposto dal Comune, convinto di aver predisposto le contromisure per arginare l’impatto dei flussi aumentati di traffico introno alla Fortezza – tra cui lo spostamento delle fermate dei bus da piazzale Montelungo e la chiusura della Rampa Spadolini. Il consiglio è sempre il solito: limitare l’uso delle auto private o scegliere percorsi alternativi ai viali.
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