FIRENZE – Ancora non si conoscono nei dettagli i contenuti delle 200 pagine dell’ok alla Via che comprende anche la nuova pista parallela da 2400 metri – a breve la firma dl Ministro, termine massimo 90 giorni – che si riaccende lo scontro tra favorevoli e contrari all’opera.
Esulta il partito del sì – in testa Toscana Aeroporti e Corporacion America, ma anche il sindaco di Firenze Nardella, dato che la nuova pista apre la strada allo spostamento della Mercafir e all’operazione nuovo stadio. >>> Ascolta
D’altra parte gli oppositori parlano di una “bocciatura mascherata” e annunciano battaglia. Rispetto alle schermaglie politiche rimane sullo sfondo il dato più importante, ossia il dettaglio delle 142 prescrizioni confermate dalla commissione ministeriale, tra le tutele ambientali, lo spostamento del Fosso Reale e delle linee di alta tensione e del gas.Senza contare le perplessità per l’inserimento in un contesto urbano delicato, con il vicino polo scientifico di Sesto Fiorentino, come spiega il docente di fisica dell’Università di Firenze Giovanni Modugno: “Secondo le ultime indicazioni tecniche – aggiunge – la pista parallela non risolverebbe neppure il problema delle cancellazioni di voli per vento, che invece potrebbero essere ridotte con il prolungamento verso sud dell’attuale pista”.
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Le prescrizioni hanno già fatto lievitare a 350 milioni di euro il costo stimato, di cui 150 almeno a carico della collettività. La svolta però già apre un fronte politico interno alla sinistra di “Liberi e Uguali”, che in Toscana deve conciliare le posizioni del governatore Enrico Rossi, Mdp-Articolo 1 convinto sostenitore del progetto, e quelle si Sinistra Italiana, da sempre contraria, e ben rappresentata dal sindaco di sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi. Per il 19 dicembre prossimo si attende il giudizio del consiglio di Stato sull’inceneritore: nel caso di un sì all’opera – anche in questo caso sostenuta da Rossi e avversata da SI – aprirebbe un nuovo fronte di divisione interna.