FIRENZE – Un accordo per formare il personale sanitario e delle forze dell’ordine ala procedure da seguire per raccogliere le prove biologiche e nei casi di cosiddetto “prelievo coatto” per verificare se chi ha provocato un incidente stradale era sotto l’effetto di alcol o droga.
A siglare l’accordo sono stati oggi la Regione Toscana e dalla Procura generale di Firenze, alla presenza anche di Stefano Guarnieri, presidente dell’Associazione Lorenzo Guarnieri. Obiettivo è rendere più veloce ed efficace le procedure di prelievo coatto e l’accompagnamento della persona in una struttura sanitaria da parte delle forze dell’ordine.
Quello degli incidenti stradali provocati dall’abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti alla guida è un fenomeno tutt’altro che marginale: secondo i dati Censis la guida sotto influsso di alcol e droghe è diffuso nel 61,6% dei giovani tra i 18 ed i 29 anni, ma non si tratta affatto di un fenomeno solo giovanile. I dati del Laboratorio di Tossicologia clinica ed antidoping della Usl Toscana Centro evidenziano che oltre 5.300 guidatori finiti in pronto soccorso dopo un sinistro avevano un tasso alcolemico oltre il limite (17%), e di questi 343 casi superano di tre volte il limit: l’età media è di 37 anni.
Come funzionerà concretamente? Ci sarà una rete di strutture in tutta la Regione in cui sarà possibile compiere prelievi. In caso di diniego dell’interessato, il protocollo prevede anche una serie di ‘norme’ per gli operatori di polizia.