FIRENZE – “Oggi Che Guevara avrebbe molti nemici, lotterebbe contro lo strapotere del mercato e le insidiose guerre ‘morbide’ che porta in giro per il mondo per sostenersi: contro l’Ue, contro gli Usa e i padroni della finanza, e anche contro i Brics dove ci sono disuguaglianze terribili. Tutti fanno parte dello stesso sistema, la finanziarizzazione del mondo a danno dei popoli”. Ne è convinto Juan Martin Guevara de la Serna, fratello di Ernesto “Che” Guevara, che stasera sarà al circolo Arci Vie Nuove di Firenze per presentare il suo libro “Il Che, mio fratello”, in cui per la prima volta rompe il silenzio finora mantenuto dai familiari sulla vicenda del guerrigliero argentino, e traccia un’analisi della sua eredità storica.
“Il problema di oggi – spiega – è che la debolezza del capitalismo è sotto gli occhi di tutti, ma il popolo, è disunito e senza speranze. Ogni volta che c’è stata una crisi del capitalismo c’è stata una rivoluzione. Ma il tentativo, oggi è impedire, che ve ne sia un’altra”.