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ISA – E’ stato accolto dalla protesta dei ricercatori precari del Cnr in lotta per chiedere maggiori fondi per le stabilizzazioni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi in visita a Pisa.
A pochi metri da una Scuola superiore Sant’Anna “blindata” dalle forze dell’ordine, dove il Capo dello Stato ha inaugurato l’anno accademico assieme alla ministra dell’università Valeria Fedeli, i ricercatori che da settimane in segno di protesta occupano l’aula conferenze del Cnr pisano hanno inscenato un flash mob con manichini bianchi impiccati.
Un modo per dire, fuor di metafora, come l’assenza di fondi strangoli la ricerca. “Non c’è futuro senza ricerca”, “Fuga dei cervelli? No grazie” alcuni dei cartelli esposti per protestare in particolare contro le mancate risposte sui fondi promessi dal governo.
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Secondo la ministra l’operato dell’esecutivo è invece da promuovere: “La strategia è chiaramente improntata al rafforzamento dell’autonomia e del merito” ha detto, citando l’aumento del Fondo di finanziamento ordinario del 6,4% che ci permette di assumere circa 1600 precari dell’Università.
Una misura insufficiente secondo i precari della ricerca, che spiegano come i lavoratori che, spesso da anni, attendono la stabilizzazione sono oltre 4.000 nei vari centri del Cnr e oltre 8.000 in Italia e che oggi hanno dato vita ad una mobilitazione in tutta Italia.
Un flash mob del titolo “la morte della ricerca” è stato inscenato stamani anche dai colleghi del Cnr di Sesto Fiorentino.
