Aferpi, Rossi prepara querela contro Renzi

TOSCANA  – L’ avvocatura regionale della Toscana sta predisponendo la querela del presidente della Regione Enrico Rossi (Mdp) nei confronti del segretario del Pd Matteo Renzi dopo le dichiarazioni a quest’ultimo attribuite circa la responsabilità dello stesso Rossi e dell’ex leader della Fiom Maurizio Landini sulla scelta dell’imprenditore algerino Rebrab per l’intervento nel polo siderurgico ex Lucchini a Piombino.

E’ quanto si apprende da fonti vicine alla presidenza della Regione, secondo le quali la querela dovrebbe essere presentata già nei primi giorni della prossima settimana. Tutto nasce dalla dichiarazioni del segretario Pd riportate ieri dai giornali: lo staff di Renzi ha bollato la notizia come “ricostruzioni giornalistiche”, ma questo evidentemente no è bastato a Rossi, anche perché i quotidiani da parte loro invece confermano tutto.

Sulla schermaglia politica e legale si avventano le opposizioni. “E’ in atto un inaccettabile, quanto comodo, gioco dello scaricabarile che sta coinvolgendo un po’ tutti, da Renzi a Rossi” dichiara la Lega Nord Toscana, invocando lo stop al “teatrino Rossi-renzi”. “Altro che teatrino Renzi-Rossi – incalza  la consigliera regionale M5s Irene Galletti – le istituzioni dovrebbero concentrarsi sul primo obiettivo a breve termine: tutelare lavoratrici e lavoratori dell’indotto ex Lucchini di Piombino”.

Su Aferpi continua intanto a regnare l’incertezza sul futuro, dopo che la decisione del governo di rescindere il contratto con Cevital ha aperto a scenari di non facile previsione, a partire dall’eventualità di un lungo contenzioso legale. Secondo quanto riporta oggi il Tirreno, per cedere l’Aferpi Issad Rebrab vorrebbe una buonuscita pari al doppio di quanto finora investito (circa 200 milioni di euro). Ad affermarlo, riportata oggi dal Tirreno, il ministro Carlo Calenda che ieri ad una riunione con la Fiom ha assicurato: “Ci opporremo a qualunque speculazione” .