PRATO – Due arresti a Prato stamani per l’omicidio di He, detto “Leo”, cinese di 20 anni ritrovato sabato scorso all’interno di una valigia, nella sua camera all’interno dell’appartamento del compagno della madre, a Modena. Altre due persone – non si sa ancora se maggiorenni o minorenni – sono tutt’ora ricercate dalle forze dell’ordine coordinate dalla magistratura modenese.
In base quanto emerso, all’origine del delitto ci sarebbe un ricatto a sfondo sessuale: una delle 5 persone coinvolte nell’omicidio avrebbe avuto una relazione con la vittima, e sarebbe stato ricattato dal giovane ucciso, che minacciava di rivelare l’omosessualità dell’ex. La ricostruzione emerge dalle dichiarazioni che uno dei fermati sta facendo di fronte ai pm.
Gli indagati per omicidio e occultamento di cadavere sono stati ripresi da telecamere di sorveglianza condominiali e identificati sulla base delle immagini. Ci sono altri due ricercati.
Il fermo è stato disposto dalla Procura per i minorenni di Bologna, guidata dal procuratore Silvia Marzocchi: è in corso l’interrogatorio formale; gli altri due minori bloccati invece a Prato sono a disposizione della Procura minorile di Firenze, che ne chiederà la convalida al tribunale fiorentino, dopo di che gli atti saranno trasmessi a Bologna. Gli indagati sono stati ripresi da telecamere di sorveglianza condominiali e identificati sulla base delle immagini. Ci sono altri due ricercati, non si sa ancora se maggiorenni o minorenni. I cinque rispondono di concorso in omicidio e di occultamento di cadavere. La posizione di ciascuno sarà chiarita anche sulla base delle risposte che daranno agli inquirenti.
Sabato scorso, i cinque assassini avrebbero dunque ucciso il ragazzo nel massimo silenzio, molto probabilmente soffocandolo, mentre il compagno italiano della madre, avvocato, stava lavorando in un’altra zone dell’appartamento, per poi nascondere il corpo in una valigia, forse per prendere tempo e allontanarsi. Poi la macabra scoperta fatta dalla madre e dal compagno di lei.