PRATO – Si chiama ‘Studio per un finale’, la nuova produzione della compagnia Metropopolare, il collettivo di artisti che da quasi dieci anni opera all’interno della Casa Circondariale La Dogaia di Prato, in scena al Teatro Magnolfi di Prato stasera alle ore 21.00.
Lo spettacolo è frutto di un lungo confronto all’interno della compagnia sui temi della prigionia e della caduta. Attorno a queste parole chiave si è concentrata la ricerca teatrale del collettivo, con particolare attenzione ad alcuni autori del Teatro dell’Assurdo, come Eugène Ionesco, Samuel Beckett e il primo Harold Pinter. Il risultato, scaturito dall’incontro delle biografie degli interpreti con le tematiche affrontate nei testi presi in esame, è una “tragica riflessione sull’uomo e sulla morte”.
“Da anni ormai la compagnia ha intrapreso un percorso professionale, i detenuti sono infatti coinvolti in corsi di formazione anche esterni, e il permesso che hanno ricevuto per uscire dal carcere è stato concesso in base all’articolo 21: è un permesso di lavoro” spiega la regista dello spettacolo Livia Gionfrida. “Lo spettacolo, dopo la tappa di Prato, seguirà una vera e propria turnée” aggiunge.
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