FIRENZE – L’acqua come metafora di movimento, flusso, ma anche di vita. Questa l’idea che l’artista albanese Adrian Paci ha sviluppato per “Di queste luci si servirà la notte”, la mostra personale curata da Valentina Gensini in programma dall’11 novembre 2017 all’11 febbraio 2018 al Museo Novecento e in altri luoghi della città.
Il percorso si articola tra Museo, con la produzione e presentazione di una video-installazione inedita, Le Murate e sedi di archeologia industriale legate alle comunità di Pelago e Montelupo Fiorentino. Al centro dell’itinerario un corpus di lavori dedicati ai temi dell’identità e del flusso. Tra i temi ispiratori, quello della migrazione e della recherche esistenziale permanente.
Al Museo Novecento Paci espone una video-installazione appositamente prodotta a seguito dell’azione inedita praticata sul fiume in settembre: il grande scheletro di un’imbarcazione campeggia nella sala principale, insieme alla rielaborazione video dell’azione da cui prende il nome la mostra, una performance che ha visto protagonista una piccola barca provvista di tentacoli luminosi calati nell’acqua, immersa a solcare il fiume Arno rivelando la dimensione profonda e oscura del fiume. Accanto a questi lavori trovano spazio una selezione di opere video centrate sul tema catartico e simbolico dell’acqua, come The guardians e The column. Al secondo piano del museo l’artista presenta opere pittoriche, video e fotografiche (tra le quali dipinti e le opere fotografiche Turn on e Back Home) che abitano le sale del museo instaurando un dialogo puntuale e suggestivo con le opere della collezione permanente.